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Fermentazione | Dalla cosmetica all’alimentazione.

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Si sente parlare spesso di alimenti fermentati, ma non tutti sanno cos’è la fermentazione e di quali cibi parliamo nello specifico. Per questo, grazie al prezioso contributo della Dott.ssa e Naturopata Angela Mensione, abbiamo provato a spiegarlo nel dettaglio. 

La fermentazione, questa sconosciuta.

Si tratta di un processo chimico attraverso il quale agenti come lieviti, muffe, funghi e batteri trasformano zuccheri e altri nutrienti in molecole più piccole, più digeribili e più benefiche per l’organismo.

Ora, uscire di casa – con le dovute precauzioni – ci porta inevitabilmente a muoverci di più e a migliorare la nostra digestione, compromessa dalla maggiore sedentarietà degli ultimi mesi. Oltre a questo però, c’è un’altra cosa che possiamo fare per aiutare il nostro apparato digerente a ripartire nella maniera giusta: integrare una quota di cibi fermentati nella nostra dieta.

Cibi Fermentati: sì, ma quali?

Prima di tutto il latte fermentato, sotto forma di yogurt e kefir. Lo yogurt – consigliato anche per chi soffre di intolleranza al lattosio – deve essere naturale, perché con lo zucchero perde i suoi effetti terapeutici e la sua elevata digeribilità. Sarebbe buona abitudine usarlo come condimento nelle insalate, con l’aggiunta di spezie e semi (sesamo, girasole, zucca). 

Lo straordinario kefir, invece, ha addirittura un suo microbiota specifico, formato da tante varietà di microrganismi, che lo rendono attivissimo per la nostra flora batterica intestinale. È importante ricordare che – assumendone quotidianamente un bicchiere – gli effetti si vedono dopo circa una quindicina di giorni. Per chi lo gradisce, è possibile aggiungerci anche del lievito di birra (un cucchiaio al giorno) che, oltre ad avere un buon sapore, è fonte di aminoacidi, vitamine (soprattutto del gruppo B) e sali minerali.

Tra i derivati della soia troviamo ottimi condimenti come il miso, ideale per le zuppe e ricco di proteine, acido linoleico e lecitina, e la salsa tamari (simile alla salsa di soia classica ma adatta anche per i celiaci), perfetta per condire piatti di cereali e verdure cotte e crude. Abbiamo poi il natto, simile a un formaggio da spalmare, e il tempeh, alimento a base di soia con cui è possibile inventare numerose ricette. 

Insomma, quando si tratta di cibi fermentati abbiamo davvero una vasta scelta. Introdurli nella nostra dieta non solo migliorerà la salute del nostro apparato digerente, ma ci farà sentire anche più leggeri.

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