Che l’acqua sia indispensabile per vivere si sa. Bere il giusto quantitativo giornaliero ci fa stare bene. Non solo, ci mantiene in salute, migliora l’umore ed è fondamentale per il benessere della pelle, da dentro a fuori. A pensarci bene, non c’è detersione senza acqua, capace di lavare via tutto, anche la stanchezza.
Insostituibile per tantissime azioni quotidiane, anche in cosmetica ha il suo gran da fare. Infatti, è tra i principali ingredienti di ogni tipologia di prodotto. Sieri, creme, make-up, detergenti, struccanti, lozioni, shampoo, bagnoschiuma e la lista continua, includendo tutto ciò che serve per la cura del corpo.
Chi ha letto l’etichetta dei cosmetici lo avrà sicuramente avrà notato. Nell’INCI si trova come Aqua – con nomenclatura latina, secondo le norme europee, ma è presente anche come water e eau.
Quali sono le sue funzioni

La funzione principale dell’acqua nei cosmetici è quella di solvente, ovvero, dissolve molti degli ingredienti presenti nella formulazione, permettendo agli attivi di penetrare la pelle in profondità.
Inoltre, lo strato superficiale della cute è costituito da un film idrolipidico che, per essere attraversato, necessita di emulsioni composte da una parte lipofila e una idrofila. La presenza di acqua nella formulazione di un cosmetico permette non solo che la parte idrofila si leghi ad essa, ma anche che l’emulsione rimanga stabile, soprattutto in presenza di oli.
Importanti, infatti, sono anche le quantità di acqua presenti nei prodotti, studiate per garantire l’efficacia delle formulazioni.
Negli ultimi anni, una delle tendenze che si sta facendo largo nel settore beauty è il waterless, sostenuta dall’idea di packaging più sostenibili e dal limitare il consumo di acqua. C’è da dire, però, che il prodotto cosmetico waterless prevede spesso ugualmente l’aggiunta di acqua , ma poi quanta? Nei cosmetici il quantitativo è calcolato e deve essere preciso e varia a seconda della formulazione.
Ad esempio, i cosmetici che hanno una percentuale maggiore di acqua rispetto agli oli sono quelli indicati per le pelli ricche di sebo, grasse o acneiche. Se invece abbiamo necessità di una formulazione più idratante e nutriente, la percentuale di acqua sarà inferiore, avendo la presenza di più percentuale di oli. Insomma, la formulazione di un cosmetico è come una ricetta precisa, dove il q.b. non è contemplato.
Ma che tipo di acqua si usa per i cosmetici?

Iniziamo col dire che l’acqua di rete è la meno indicata, e per varie ragioni, tra cui la presenza di calcare e metalli. Questi ultimi non solo possono compromettere lo stato di salute della pelle, ma anche l’emulsione e la texture del prodotto finito, alterandone la viscosità.
Mentre, la quantità di calcare determina il grado di durezza dell’acqua e quindi anche la sua basicità.
L’acqua distillata è tra le più utilizzate all’interno dei prodotti, ma l’ideale per la formulazione di un buon cosmetico è quella osmotizzata.
Il processo osmotico, infatti, permette di ottenere un’acqua purissima, priva di metalli e di tutte le altre sostanze diverse dall’H2O.
Ogni volta che troverete Aqua nell’INCI dei cosmetici PuraVida Bio, sappiate che è proprio questa l’acqua di cui parliamo. (Clicca qui per un approfondimento su come leggere l’etichetta dei cosmetici)
Ma dove c’è acqua c’è vita, e quindi anche batteri. Per questa sua natura è anche l’ingrediente più delicato, troppo facile da contaminare. Infatti, nei nostri Laboratori uno dei processi più importanti è quello microbiologico, che viene testato e gestito al momento. L’acqua osmotizzata viene prelevata ed aggiunta alla formulazione.
L’accuratezza nel trattamento dell’acqua osmotizzata è fondamentale, affinché rimanga inalterata.
Un’acqua più pura di così, impossibile! L’unica che abbiamo scelto per i nostri cosmetici PuraVida Bio.